De le Arti e de l'Onore: L'ingresso della Pinacoteca

Al piano terra, verso nord, distante dal grande ingresso colonnato ad archi, il corridoio diretto verso la Sala degli Ernesi si presentava costeggiato di quadri dalle cornici di legno lucido e levigato, arazzi intessuti d'argento e busti di marmo rappresentanti antichi filosofi latini.

Il portone a cassettoni intarsiati con rose tudor era protetto da un cavaliere in armatura come a celare ad occhi indiscreti i preziosi contenuti.

Lo scatto della serratura ed un leggero cigolio rivelarono una piccola anticamera, pesanti mobili lavorati in oro fungevano da contorno insieme specchi e tendaggi, dalle finestre i raggi del sole finivano col giocare a nascondino colpendo ora gli intonaci bianchissimi, ora i pomelli dell'armadio a cassetti.

Una nuova porta, più discreta ma raffinata, venne aperta lentamente, nel silenzio rotto solo dallo strusciare delle pesanti gonne di seta blu della Baronessa.

Un grande tavolo in noce spiccava per importanza, sopra pergamene ordinate, segno di un lungo lavoro d'ordine e organizzazione, alle grandi pareti invece, finalmente, i quadri della Famiglia Cagliostro D'Altavilla.